Festival di Sanremo 2011: -5. Giungono ancora novità riguardanti la manifestazione canora più importante d’Italia. Leggiamole insieme.
Ospiti. A quanto pare i Take That, che erano dati per certi, non saliranno sul palco dell’Ariston. Stando ai rumor riportati da Libero la Rai, a corto di soldi, ha deciso di risparmiare tagliando la band inglese, per salvaguardare gli ospiti più appetibili a tutto il pubblico, come Robert De Niro, e quelli amati dai giovani, come Avril Lavigne.
Scommesse. Secondo Betpro.it i superfavoriti alla vittoria finale sono Emma Marrone con i Modà: la loro quota, 2,85, è più bassa di tutte le altre. Da tenere d’occhio anche Nathalie, pagata a 4.00, e Tricarico, a 5,00.
Fiori. Gabriella Lantero, la fioraia che da quattro anni addobba il dietro le quinte e la sala stampa del Festival, parla delle idee floreali per Sanremo 2011 su La Stampa di oggi:
L’unica cosa certa, è che il 17 febbraio sarà tutto bianco, rosso e verde, per quest’Italia disorientata: la vogliono dividere, e si festeggia l’Unità.
Gianni Morandi ballerino. Franco Miseria, coreografo di Sanremo, è riuscito a convincere il conduttore a ballare insieme ad Elisabetta Canalis in una coreografia ispirata ad un famosissimo film. (fonte Ansa)
Sanremo in radio. Il Festival avrà copertura anche su Radio2 con il programma Comunque vada sarà Sanremo 5 giorni di tv alla radio, condotto da Piero Chiambretti, e su Rtl 102,5 con il programma Noi dire Sanremo condotto dalla Gialappa’s Band.
Dice Piero Chiambretti (fonte Corriere della sera):
Non si va al Festival per fare la guerra alla televisione. La tv ha nell’intrattenimento la sua forza, la radio punta di più sull’informazione e poi ha degli ascoltatori affezionati in fasce orarie precise: la mattina presto e la notte. E come dicono, se Sanremo è seguito da 10 milioni di spettatori, dove sono gli altri 40 milioni di spettatori? Noi ci rivolgeremo soprattutto a loro, sperando di divertirli, raccontando e commentando il Festival, perché nel bene e nel male Sanremo è un avvenimento che attira l’interesse di tutti, soprattutto il mio, un fanatico fin da bambino. E poi è stata la televisione a strapparmi alla radio, dove ho iniziato.
Marco Santin scherza:
Dovessi stare a casa sul mio divan, il Festival non lo guarderei mai, vorrei ascoltarlo commentato dalla Gialappa’s. Per noi ormai è diventato un classico, non si può non partecipare alla grande kermesse.